San Martino PDF Stampa E-mail
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L'idea di creare un'azienda biologica in grado di produrre, trasformare e commercializzare i propri prodotti ottenuti da una agricoltura pulita e rispettosa della natura, nasce nel 1989, anno in cui Alessandro Annibali, proprietario da più generazioni delle terre da cui nascerà l'Azienda Biologica San Martino, incontra Gino Girolomoni, fondatore della e padre del Biologico in Italia.
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Il profondo rispetto della natura, l'amore per la buona tavola, per le cose buone e genuine, il desiderio di innovare un'attività che la famiglia si tramandava immutata nel tempo, hanno fatto si che nel 1993 si intraprendesse la conversione al biologico per approdare alla certificazione della BioAgriCert nel 1996.L'Azienda Biologica San Martino viene creata nell'anno 2000 contestualmente con la stesura di un piano di sviluppo, supportato e condiviso dalle massime istituzioni ed enti preposti quali la Provincia, l'Università ed il Parco Scientifico Centuria. Quest'ultima in particolare ne diventerà il principale promotore, per lo sviluppo sul modello californiano, di una produzione estensiva e specializzata in Romagna di noci biologiche provenienti da varietà pregiate.Dal 1998 ad oggi sono così stati messi a dimora 8.500 alberi pari a 30 ettari di Noce di varietà Chandler e Howard, noci apprezzatissime dal mercato internazionale per il loro sapore delicato, per il gheriglio bianchissimo e per l'ottima pezzatura nonché per una particolarità specifica, il guscio tenero che consente l'estrazione del gheriglio per lo più integro. Trenta ettari irrigui, completamente meccanizzati e biologici, in una pianura fertile, collocata ai piedi delle più belle vallate della Romagna centrale, la Valle del Bidente e la Valle del Montone, tra Bertinoro, Predappio e Terra del Sole, terre antiche e rinomate la qualità dei loro prodotti.Parallelamente, a partire dal 2000, si da inizio ad un nuovo progetto: trasformare in vino le uve che da sempre la famiglia coltiva su quelle terre. La vinificazione delle uve provenienti dai 10 ettari di vigne di oltre 25 anni di età, affidando la vinificazione alla Cantina Sociale di Cesena, una piccola cantina dedita alla qualità. Il binomio risulta vincente tanto che in breve tempo si riescono a produrre due vini di alta qualità, ottenuti da vitigni autoctoni, il Sangiovese ed il Trebbiano, rispettivamente Tito e Rugiada, che otterranno numerosi riconoscimenti tra cui nel 2004 i prestigiosi 2 bicchieri della guida del Gambero Rosso.

Obiettivo primario, riuscire ad ottenere nel tempo vini biologici assolutamente equiparabili se non addirittura superiori ai migliori prodotti della regione. Questo grazie ad una attenta coltivazione delle vigne da cui ottenere uve pregiate e di altissima qualità, attraverso alte densità di impianto, tecniche di diradamento ed il rigoroso rispetto delle norme che sottendono all'agricoltura biologica, sino ad una attenta vinificazione in cantina, volta alla massima valorizzazione dei due prodotti nel rispetto delle loro caratteristiche organolettiche da preservare incontaminate.
Nel 2004 si da inizio ad un nuovo progetto con la messa a cultura di una nuova vigna.
Un mix equilibrato di vitigni internazionali: il Cabernet Souvignon ed il Merlot; e di vini autoctoni, il Sangiovese ed il Longanesi; su terreni vocati, orientati a sud, ai piedi delle colline di Terra del Sole, l'antica Eliopolis, fondata nel 1460 da Cosimo dei Medici, la città ideale del grande Rinascimento italiano. Da questa vigna nascerà, nel 2007, un nuovo vino biologico Pirro di Villa Rovere.
Nel 2005 infine l'ultimo progetto, appena nato. La realizzazione di un liquore a base di noci, il Nocino, ottenuto dalle noci biologiche di San Martino. Occorrerà tuttavia attendere la fine del 2006 per poterlo degustare, dato che sono richiesti 12 mesi di macerazione ed almeno 6 mesi di affinamento per poter ottenere un prodotto di altissima qualità, uno straordinario digestivo naturale a base di alcool, zucchero, mallo di noci, cannella e chiodi di garofano, nel totale rispetto dell'antica ricetta di Pelligrino Artusi da Forlimpopoli, il grande maestro della cucina italiana che,per la prima volta divulgò la ricetta con cui si andrà a produrre il Nocino di San Martino.

il Consorzio Bioexport, nell’ambito del progetto “NOCI DI ROMAGNA” promuove il marchio Mister Nut Organic, appunto per noci e nocino bio.

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